Che fine ha fatto Christian Riganò, il bomber che riportò la Fiorentina in Serie A dopo il fallimento: oggi allena in Prima Categoria
L’estate 2002 fu certamente una delle più brutte della storia della Fiorentina. Prima la retrocessione in Serie B, arrivata dopo una stagione da dimenticare, poi il fallimento che costrinse il club viola a ripartire dalla Serie C2.
Eppure, in poche settimane, i tifosi fiorentini riuscirono ad innamorarsi subito di un bomber che faceva sognare la curva Fiesole proprio come l’idolo Batistuta.
Stiamo parlando di Christian Riganò, acquistato dall’allora Florentia Viola, che raccolse le ceneri della scomparsa Fiorentina. Riganò, che all’epoca aveva già 28 anni e decine di gol messi a segno tra Lipari, Messina, Igea Virtus e Taranto, fece impazzire Firenze per tre stagioni, contribuendo pesantemente al ritorno in Serie A della compagine toscana.
Riganò collezionò in tutto 100 presenze in maglia viola, siglando in tutto 62 gol, di cui 10 in Serie A. Nel 2006/2007 l’attaccante siciliano fece ancora meglio, mettendo a segno 19 reti nella massima serie con la maglia del Messina.
Dopo l’avventura spagnola con il Levante, durata pochi mesi, Riganò giocò anche con Siena, Ternana e Cremonese, prima di scendere nelle categorie inferiori e ritirarsi definitivamente nell’estate 2015.
Oggi Christian Riganò è diventato allenatore. Dopo aver cominciato nelle giovanili della Settignanese nella stagione 2013-2014, mentre era ancora calciatore attivo, l’ex bomber viola ha ottenuto il patentino di allenatore a luglio 2015 e nell’ottobre successivo ha preso le redini dell’Ideal Club Incisa, in Prima Categoria, rimanendo alla guida della squadra per due stagioni.
Da ottobre 2019 Riganò è l’allenatore del Fiesole calcio in prima categoria toscana.