Che fine ha fatto Stephen Appiah? Vive in Ghana e ricopre un ruolo importante per la Total
Infortuni piuttosto pesanti e un comportamento spesso un pò troppo sopra le righe. Sono state soprattutto queste le motivazioni che hanno impedito a Stephen Appiah di confermare le impressioni avute dalla maggior parte degli esperti di calcio tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del 2000.
Nelle sue prime esperienze italiane con Udinese, Parma e Brescia, il centrocampista ghanese aveva fatto vedere grandi qualità, tanto che lo si riteneva tra i più forti nel suo ruolo. Specialmente la stagione 2002-2003 con le rondinelle (31 presenze e 7 gol in campionato) gli permisero di spiccare il volo verso la Juventus.
Purtroppo l’esperienza bianconera di Appiah si è rivelata un autentico fiasco. Il ghanese non è mai riuscito ad entrare nei meccanismi della Signora, nè tantomeno nell’ambiente juventino.
Passato al Fenerbahce, in Turchia, le cose sembravano andare meglio, ma una tromboflebite causata da un’errata terapia anticoagulante (dopo un’operazione al ginocchio, ndr) lo mette addirittura in pericolo di vita. Si è aperto anche un contenzioso, con il centrocampista che ha chiesto 21 milioni di euro di risarcimento al club turco e il Fenerbahce che ha replicato chiedendo 12 milioni di euro per “mancato rispetto del contratto”.
La seconda avventura in Italia di Appiah è stata tutta in Emilia-Romagna, prima al Bologna (solo 2 presenze) e poi al Cesena (14 gettoni), prima di chiudere la carriera al Vojvodina, in Serbia, nel 2012.
Stephen Appiah ha compiuto 40 anni lo scorso 24 dicembre. Da tempo è lontano dal calcio e si è lentamente ricostruito una vita in Ghana, dove lavora come Brand Ambassador della Total, la celebre compagnia petrolifera francese.