Che fine ha fatto Edmundo, il brasiliano che preferì il Carnevale di Rio ad un possibile scudetto: oggi è opinionista TV
Nella prima metà del campionato 1998-1999 aveva contribuito anche lui a far sognare la tifoseria della Fiorentina e tutta la città di Firenze.
I viola, allenati da Giovanni Trapattoni, chiusero il girone di andata in testa alla classifica, grazie anche ad un tridente d’attacco semplicemente atomico: Luis Oliveira, Gabriel Omar Batistuta e poi lui, Edmundo Alves de Souza Neto, noto a tutti come Edmundo.
La Fiorentina lo aveva acquistato a gennaio 1998 per 13 miliardi di lire dal Vasco da Gama. Dopo qualche mese di ambientamento, Edmundo sembra poter spiccare il volo assieme a tutta la squadra. Firenze sogna ad occhi aperti quel tricolore che manca da ben 30 anni (1968-69).
Ma il sogno durerà poco. Batistuta si infortunerà gravemente al ginocchio, mentre Edmundo fu colpito dalla celebre “saudade” brasiliana. L’attaccante volò a Rio de Janeiro per il Carnevale, facendo subito intendere che molto probabilmente non sarebbe tornato. E così fu, con i viola che scivolarono al terzo posto, scavalcati da Lazio e Milan (lo scudetto andò ai rossoneri).
A fine stagione Cecchi Gori lo cacciò praticamente a calci nel sedere, rispedendolo al Vasco da Gama. Desideroso di rivincita, Edmundo tentò un’altra avventura italiana, al Napoli: tuttavia, il brasiliano totalizzerà solo 4 reti in 17 presenze, inutili a garantire ai partenopei la permanenza in Serie A.
Successivamente, la carriera di Edmundo si divide tra Giappone e Brasile, fino al 2008, quando “O Animal” (soprannominato così a causa del suo carattere a dir poco “difficile”, ndr) annuncia il suo ritiro dal calcio giocato.
Oggi Edmundo si è pentito per il comportamento avuto a Firenze, e ha chiesto scusa ai tifosi viola, confessando di avere nostalgia di quel periodo e della curva Fiesole. Attualmente si diverte come opinionista TV in Brasile.