Che fine ha fatto Isabella Santacroce, la scrittrice della “Trilogia dello Spavento”? Oggi cura la sua casa editrice “Desdemona Undicesima”
Chi ha almeno 40 anni (o giù di lì) ricorderà quasi certamente la “Trilogia dello Spavento”, ovvero le tre opere (Fluo, Destroy e Luminal) che lanciarono Isabella Santacroce nel mondo della letteratura.
Quelle storie che raccontavano le vite dei giovani degli anni ’90, caratterizzate da sogni e trasgressioni di ogni tipo, riscossero un certo successo tra il pubblico, tanto da portare alla ribalta la Santacroce.
La scrittrice di Riccione realizzerà molte altre opere di grande interesse culturale, come ad esempio Dark Demonia (2005), il primo libro illustrato dell’artista Talexi che racconta la storia di un angelo destinato all’inferno.
Molto importante nella carriera della scrittrice anche la trilogia di romanzi cosiddetta “Desdemona Undicesima”, con la prima opera “V.M. 18” pubblicata nel 2007. Lulù Delacroix uscì invece nel 2010, mentre nel 2012 viene pubblicato Amorino, il terzo libro della trilogia.
La Santacroce collaborò anche alla stesura del testo “Donna d’Onna”, il brano composto dalle “Amiche per l’Abruzzo” (Laura Pausini, Giorgia, Elisa, Fiorella Mannoia e appunto Gianna Nannini) un anno dopo il tragico terremoto dell’Aquila del 2009.
L’ultima opera della Santacroce è “La Divina”, il primo volume pubblicato con la sua nuova casa editrice, la “Desdemona Undicesima”. Con la nuova casa editrice, la scrittrice di Riccione (che oggi ha 50 anni, ndr) ha pubblicato anche alcune sue opere che l’hanno resa famosa, ma solo in edizione numerata e limitata.
“Per me scrivere è partecipare a una seduta spiritica di cui sono il medium – ha detto la Santacroce in un’intervista di un paio d’anni fa a Rolling Stone – Rivendico l’importanza dell’opera letteraria, soprattutto in questo periodo storico nel quale la standardizzazione della cultura ha preso il sopravvento”.