Che fine ha fatto Gaetano D’Agostino? Dal “sogno” Juve e Real alla carriera da allenatore
La carriera di Gaetano D’Agostino ha una “sliding door”. Siamo nell’estate del 2009, e l’allora regista dell’Udinese è uno dei pezzi pregiati non solo del mercato italiano, ma addirittura di quello internazionale.
La stagione 2008-2009 era stata quella della consacrazione per il talento di Palermo, cresciuto nelle giovanili della Roma. Quell’anno in Friuli, dove era giunto nel 2006, D’Agostino totalizza 49 presenze tra campionato, Coppa Italia e Coppa UEFA, con 11 reti realizzate e tante giocate di qualità, tanto da spalancargli anche le porte della Nazionale.
D’Agostino si era già fatto notare a Bari in Serie B e a Messina nella massima serie, ma quella stagione lo porta ad essere uno dei calciatori più ricercati. Lo vuole la Juve, che non riesce ad arrivare a Xabi Alonso e vuole ripiegare sull’italiano: la trattativa sfuma, dato che i bianconeri preferiscono virare su Felipe Melo.
Ma su D’Agostino c’è anche il Real Madrid, che cerca un regista di classe come Gaetano, ritenuto da molti il vice Pirlo. Sembra tutto fatto, contratto da 2 milioni di euro a salire. Ma come racconta lo stesso giocatore palermitano, anche questo sogno svanisce in una notte: “Sono circolate mille storie, ma ancora oggi non so come sia andata davvero”.
Nel frattempo D’Agostino aveva rifiutato anche la corte del Napoli, convinto di poter approdare a Torino oppure a Madrid. Il regista continuò la sua avventura a Udine, ma da quel momento in poi il suo rendimento cominciò a scendere, forse anche per via di quei giorni così assurdi.
D’Agostino indossò le maglie di Fiorentina, Siena, Pescara e Fidelis Andria, prima di concludere la carriera in Lega Pro con Benevento e Lupa Roma.
Oggi allena il Lecco, in Serie C. La squadra ha disputato un ottimo campionato, concludendo al sesto posto e assicurandosi un posto nei playoff per la B: nella prima gara, in programma domenica 9 maggio alle ore 15, se la vedrà con il Grosseto.