Che fine ha fatto Francesco Greco? Il magistrato di Mani Pulite è il capo della Procura di Milano
Tra i magistrati che hanno fatto parte del pool di Mani Pulite, la serie di inchieste giudiziarie condotte nella prima metà degli anni ’90 che svelarono un sistema fraudolento e corrotto nel mondo imprenditoriale e politico, figurava anche Francesco Greco, napoletano, classe 1951.
Il suo ingresso in magistratura risale al 1977, dopo aver ottenuto la laurea a Roma. Due anni dopo, Francesco Greco si è trasferito a Milano in qualità di pubblico ministero.
Proprio nell’ambiente milanese riuscì a farsi apprezzare e stimare per il suo lavoro, tanto da entrare diversi anni dopo nel pool di Mani Pulite assieme ad Antonio Di Pietro, Gherardo Colombo e Piercamillo Davigo, oltre ai più giovani Paolo Ielo ed Elio Ramondini.
Il nome di Greco era diventato noto già nel 1985, anno in cui il magistrato assicurò alla giustizia l’allora segretario del Psdi, Pietro Longo, accusato di aver intascato una bustarella con l’obiettivo di ottenere un appalto Enel.
Dal 2016 Francesco Greco ricopre il ruolo di capo della Procura di Milano. Di recente è stato interessato dall’apertura di un fascicolo per le nomine di sei suoi aggiunti al Consiglio Superiore della Magistratura nel 2017, ma il plenum ha stabilito a larga maggioranza che il procuratore capo non ha interferito su queste nomine.