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Che fine ha fatto Cristiano Doni? Assolto dalle accuse di associazione a delinquere, lavora nell’immobiliare

L’Atalanta è ormai una delle “grandi” del calcio italiano e presenza fissa in Champions League. Oggi la Dea è piena di ottimi giocatori, ma anche in passato ci sono stati calciatori di grande talento che hanno vestito la maglia nerazzurra.

Uno di questi è Cristiano Doni, arrivato all’Atalanta nell’estate 1998 dagli eterni rivali del Brescia, dopo aver girovagato tra Modena, Rimini, Pistoiese e Bologna.

Doni rimase a Bergamo cinque stagioni, contribuendo alla risalita in Serie A dell’Atalanta. Il suo campionato migliore è il 2001-2002 (l’estate prima l’aveva cercato la Juventus, salvo poi puntare su Nedved, ndr), dove mette a segno 16 pesantissimi gol che consentono alla Dea di piazzarsi al nono posto. Ancora oggi Doni è il miglior marcatore della storia dell’Atalanta con 112 reti messe a segno tra A e B.

Doni tentò poi alcune avventure poco fortunate con la Sampdoria e il Maiorca, prima di fare rientro all’Atalanta dove rimase per altri cinque anni.

Ma nell’agosto 2011, il fantasista viene implicato nello scandalo del calcioscommesse e successivamente squalificato per tre anni e mezzo per illecito sportivo.

La carriera di Doni finisce di fatto con questo brutto episodio. Il secondo filone dell’indagine porta il 19 dicembre 2011 all’arresto di Cristiano Doni e di altre sedici persone. Un incubo terminato solo molti anni dopo (nel 2019, ndr) con la dichiarazione di prescrizione del Tribunale di Bologna, che ha estinto l’accusa di partecipazione ad associazione a delinquere per Doni e per altri 25 imputati.

“Durante l’inchiesta ho subito titoli a caratteri cubitali, la mia assoluzione è invece passata quasi in sordina – ha detto Doni durante una recente intervista – Non sono stato uno stinco di santo, lo so bene, ma ho pagato molto di più rispetto ai fatti poi dimostrati”.

Circa due anni fa Doni ha confermato al quotidiano “Il Foglio” di essere attivo nel settore commerciale e immobiliare, dove gestisce alcune attività. Inoltre, l’attuale 48enne gioca a calcio a 7 e lavora per una società che fa scouting con i giovani.

Roberto

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