Negli anni Settanta, il mondo della televisione italiana è stato testimone dell’esordio di un giovane illusionista di nome Mago Alexander, nel celebre programma Domenica In quando a condurlo vi era il grande Corrado. La sua carriera ha attraversato decenni della televisione italiana, regalando al pubblico momenti magici, in particolare nel celebre show di varietà Zim Zum Zam, uno spettacolo tra musica e magia. Oggi, a 72 anni, il Mago Alexander, all’anagrafe Elio Alexander De Grandi, si è ritirato dai riflettori televisivi per intraprendere un nuovo capitolo della sua vita.
Il Mago Alexander ha da poco rivoluzionato la sua esistenza, abbracciando gli studi in Medicina, concentrandosi sulla branca della psichiatria. In un’intervista al Corriere della Sera, ha dichiarato che questa decisione è stata ispirata anche dal desiderio di onorare il ricordo di suo padre, scomparso sei anni fa. Il padre del Mago Alexander aveva un’azienda di autotrasporti e avrebbe desiderato vedere il figlio laureato.
«Mio padre è mancato 6 anni fa, aveva un’azienda di autotrasporti e gli sarebbe piaciuto vedere il suo unico figlio laureato. Me lo ripete sempre mia mamma, 94 anni: ho ottenuto un enorme successo con il mio lavoro, ma i miei fanno parte della generazione che dava maggior importanza allo studio come ascensore sociale e costruzione di sé».
Il legame tra illusionismo e psicologia è il cuore della nuova avventura accademica del Mago Alexander. Nella sua tesi, esplora la manipolazione dell’attenzione da parte degli illusionisti e sottolinea che l’80% della magia è basato sulla psicologia. Descrive la magia come una forma di sapienza introspettiva, affermando che il successo di un numero dipende dalla capacità di spostare l’attenzione in un momento preciso, in un frangente in cui avviene l’intero incantesimo.
Il Mago Alexander svela anche l’aspetto umano dietro le quinte della competizione televisiva nell’ambito della magia. In passato, ha condiviso una sorta di rivalità con il mago Silvan, ma nel tempo è nata un’amicizia tra i due artisti. Il mago sottolinea la sua avversione alla definizione di “mago”, poiché ritiene che si avvicini al concetto di ciarlatano, mentre l’illusionismo è, secondo lui, un’arte raffinata.
La sua connessione con Torino, città considerata da molti come esoterica, aggiunge un tocco di mistero alla sua storia. Il Mago Alexander attribuisce questa reputazione alla presenza storica di Nostradamus, il quale ha lasciato un’impronta indelebile sulla città. Durante la pandemia, il Mago Alexander ha anche assunto un ruolo di responsabilità sociale, diventando il volto della campagna “Il Piemonte ti vaccina“, sottolineando l’importanza della vaccinazione come dovere civico.
Il Mago Alexander ha dimostrato che la magia non è solo uno spettacolo televisivo, ma può anche essere una fonte di ispirazione per nuove sfide e nuovi orizzonti. La sua rinascita attraverso gli studi in Medicina mostra il suo impegno nel superare le aspettative e trasformare la sua vita in un vero e proprio incantesimo di crescita personale.
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