Che fine hanno fatto i Dirotta su Cuba, il celebre gruppo acid jazz risorge dalle ceneri 30 anni dopo
I Dirotta su Cuba sono una delle band più “inconfondibili” del panorama musicale italiano, un gruppo che ha saputo sempre distinguersi con il suo sound unico, mescolando funk, acid jazz e soul. Fondato a Firenze nel 1989 da Rossano Gentili e Stefano De Donato, il gruppo ha trovato la sua voce definitiva l’anno successivo con l’ingresso della cantante Simona Bencini. Da quel momento, i Dirotta su Cuba hanno cominciato a tracciare una traiettoria che li avrebbe resi pionieri dell’acid jazz italiano.
Nel 1994, il singolo “Gelosia” anticipa il loro primo album omonimo, pubblicato l’anno successivo. Il disco ottiene un successo immediato, conquistando il disco di platino e imponendo il gruppo come un fenomeno musicale. “Gelosia“, con il suo groove funky e accattivante, diventa rapidamente un tormentone, aprendo la strada a una serie di successi. Tra questi i più famosi sono certamente “Liberi di, liberi da” e “Solo baci“, che contribuiscono alla crescente popolarità del genere acid jazz in Italia, un genere fino ad allora (e ancora oggi, purtroppo) poco esplorato nel nostro paese.
Il secondo album, “Nonostante tutto…“, uscito nel 1996, vede la partecipazione di artisti di spicco come Alex Baroni e Riccardo Onori, ampliando ulteriormente il ventaglio sonoro del gruppo. Nel 1997, i Dirotta su Cuba partecipano al Festival di Sanremo con il brano “È andata così“, un’esperienza che si rivela cruciale per la loro carriera. Sul palco dell’Ariston, la band viene accompagnata dall’armonicista internazionale Toots Thielemans, regalando al pubblico una performance indimenticabile. Gli anni seguenti vedono la pubblicazione di nuovi album e una crescente sperimentazione musicale. Ad un certo punto della loro carriera, dopo i grandi successi del 1999 (tra cui Bang, il cui video era spesso in rotation sull’allora esplodente MTV), il gruppo affronta una crisi interna: nel 2000, Stefano De Donato lascia la band, seguito due anni dopo da Simona Bencini, che intraprende una carriera da solista. Nonostante questi cambiamenti, Rossano Gentili ha continuato a portare avanti il progetto, affiancato dalla nuova voce di Marquica e fondando l’etichetta discografica Jazzet.
Il 2009 segna una svolta importante: con il ritorno di Simona Bencini alla voce e Stefano De Donato al basso, i Dirotta su Cuba tornano alla formazione originale per celebrare i vent’anni di carriera con il “Back To The Roots Tour“. Il tour culmina in uno straordinario sold-out al Blue Note di Milano, con un concerto indimenticabile per tutti i presenti. Nel 2016, dopo una lunga assenza dalle scene discografiche, esce “Studio Sessions Vol. 1“, un album che include una versione rivisitata del loro primo storico disco, arricchita da sei brani inediti. L’album vede la collaborazione di nomi illustri come Mario Biondi, Fabrizio Bosso e Gegè Telesforo, che aggiungono nuovi colori al sound già inconfondibile del gruppo. Tre anni dopo, la band sperimenta una nuova fase della sua carriera con l’uscita di “Good Things” e “Nothing Is Impossible“, brani in lingua inglese che esplorano sonorità pop-funk con influenze gospel. Questi pezzi rappresentano una nuova direzione per il gruppo, che continua a fondere le radici del funk con le tendenze black delle produzioni internazionali. Nel 2020, il gruppo celebra il venticinquesimo anniversario del loro storico brano “Dove Sei” con una versione rinnovata in collaborazione con il rapper americano Sonny King.
Nel 2024, i Dirotta su Cuba hanno festeggiato un nuovo traguardo: il trentesimo anniversario di “Gelosia“. Per l’occasione, è stata realizzata un’edizione speciale del brano, intitolata “Gelosia 30 Bday“, disponibile in formato vinile e digitale. La nuova versione, remixata da Tommy Vee, si unisce alle precedenti reinterpretazioni del 1994 e del 2016, offrendo una prospettiva aggiornata su uno dei pezzi sicuramente più rappresentativi della band. Per celebrare l’anniversario, i Dirotta su Cuba sono partiti per il “Gelosia 30 Bday – Let’s Celebrate Tour“, che ha previsto tappe a Milano, Roma e Firenze. Sul palco, una formazione rinnovata (senza Stefano De Donato, che non è in ottimi rapporti col resto del gruppo – come da podcast che vi proponiamo in calce) che ha promesso di regalare al pubblico nuove emozioni, ripercorrendo i grandi successi che hanno segnato la storia della band ma con un sound rinnovato. Lunga vita all’acid jazz.