Che fine ha fatto Rosa Russo Iervolino? L’ex sindaco di Napoli si gode i nipoti: “Ma la politica la seguo ancora”
Rosa Russo Iervolino ha ricoperto davvero molte cariche nel corso della sua esperienza politica. Più volte deputata e senatrice (con la Democrazia Cristiana, poi con il PPI e con l’Ulivo), quattro volte ministro – tra cui l’esperienza come ministro dell’Interno nel governo D’Alema – e anche sindaco di Napoli, la sua città, ruolo che la Iervolino ha svolto dal 2001 al 2011.
Un’elezione importante, quella del 2001, dato che Rosa Russo Iervolino diventava la prima donna a ricoprire la carica di sindaco della città partenopea.
Un’esperienza che le ha portato soddisfazioni ma anche alcuni problemi, come lo scandalo rifiuti esploso nel 2008 nel napoletano che portò anche il suo successore, Luigi De Magistris, a criticare ferocemente gli ultimi anni del suo mandato.
Rosa Iervolino è nota anche con il cognome Russo, preso dal marito Vincenzo Russo, noto medico di Vasto (Chieti) venuto a mancare molti anni fa. Si sono sposati nel 1964, e il testimone di nozze fu nientemeno che Aldo Moro.
Un uomo, Vincenzo, che non era troppo entusiasta dell’attività politica della moglie, ma è la stessa Iervolino a raccontare che il marito cambiò idea quando venne eletta senatrice nella sua regione, l’Abruzzo: “Toccò con mano il mio impegno per quella terra”, disse la politica napoletana in una recente intervista.
Rosa Russo Iervolino, 84 anni, oggi afferma di passare molto tempo con i suoi nipoti, che vivono tra Roma e Bruxelles. L’ex sindaco di Napoli conferma di seguire ancora molto la politica, tanto da aver votato no al referendum costituzionale per il taglio dei parlamentari.