Massimiliano Latorre, che fine ha fatto uno dei due marò? Ha sposato la sua Paola, ma l’incubo non è ancora del tutto finito
In molti ricorderanno il nome di Massimiliano Latorre, uno dei due marò (l’altro è Salvatore Girone, ndr) accusati nel febbraio 2012 dell’omicidio di due pescatori indiani mentre si trovavano in missione a bordo della nave mercantile italiana Enrica Lexie, nello Stato indiano del Kerala.
I due marò si sono sempre proclamati innocenti, affermando di aver sparato dei colpi di avvertimento. Per l’India, invece, Latorre e Girone avevano scambiato i pescatori per pirati, sparando quindi di proposito: omicidio volontario, per farla breve.
Dopo un lunghissimo procedimento, lo scorso 2 luglio i giudici della Corte permanente di arbitrato hanno riconosciuto l’immunità funzionale ai soldati italiani, riconoscendo come gli stessi fossero impegnati in una missione per conto dello Stato italiano.
L’Italia è inoltre costretta a risarcire lo Stato indiano per la morte dei due pescatori e per i danni morali subiti dai marittimi del peschereccio. Si tratterebbe di un “ristoro finanziario” ai familiari di Valentine Jalastin e di Ajesh Pink di circa 100 milioni di rupie, ovvero oltre 1.125.000 euro al cambio attuale.
Ma cosa fa oggi Massimiliano Latorre? Nel giugno 2019 il marò si è sposato con la sua amata Paola Moschetti. Massimiliano ha anche una figlia, Giulia, che ha 26 anni e che qualche mese fa ha parlato del papà in un’intervista al quotidiano “La Repubblica”.
“Quello che conta è che papà e il suo collega siano giudicati da un tribunale italiano – ha detto Giulia – Per il resto, chi continua a riversare il suo odio sui social non sa tutto il dolore che hanno vissuto loro due e di conseguenza noi come famiglie”.
Latorre ha affidato la sua difesa all’avvocato ferrarese Fabio Anselmo.