Che fine ha fatto Francesco Rutelli? Ha lasciato la politica ma è molto attivo nella cultura
E’ stato sindaco di Roma per otto anni, ministro per i beni e le attività culturali nell’ultimo governo Prodi, ministro dell’ambiente e delle aree urbane nel governo Ciampi del 1993 (anche se per appena 5 giorni, ndr) e Presidente del Copasir dal 2008 al 2010.
Ma ci si ricorda di Francesco Rutelli anche per aver guidato la coalizione di centrosinistra nelle elezioni politiche del 2001. Un voto che non sorrise all’Ulivo, battuto da Silvio Berlusconi.
Nel corso degli anni si posizionò tra i moderati del centrosinistra, dando vita alla forza politica “La Margherita” che poi confluì nel nascente Partito Democratico. Tuttavia gli anni successivi videro Rutelli sempre meno protagonista della scena politica, fino alla decisione di non candidarsi alle elezioni politiche del 2013.
L’ex sindaco di Roma preferì concentrarsi principalmente sul fronte culturale, ottenendo anche la laurea in Pianificazione e Progettazione del Paesaggio e dell’Ambiente con 110 e lode presso la facoltà di Architettura della Sapienza, nel 2017.
Il 29 novembre 2019 è stato anche eletto presidente dell’Institute of European Democrats, una fondazione che fa capo al Partito Democratico Europeo.
Di tanto in tanto rimbalza il suo nome come possibile candidato alla Presidenza della Repubblica, ma per il momento Francesco Rutelli, 66 anni, sceglie di mostrarsi in pubblico solo durante le presentazioni dei suoi libri. L’ultimo, “Tutte le strade partono da Roma”, è stato pubblicato lo scorso novembre.
Tifoso della Lazio, è sposato dal 1982 con la giornalista e conduttrice televisiva Barbara Palombelli. La coppia ha adottato tre figli.